Imbilico

Imbilico Terra

La distruzione e la ricostruzione sono strettamente legati. Uno vive in funzione dell’altro, ma vi è anche una componente di riutilizzo, di circolarità dei luoghi dismessi, abbandonati, distrutti. E’ quello che mi interessa, quel riuso, quella ri-destinazione che ogni luogo può e deve vivere. Non è necessario costruire il nuovo quanto dare voce a ciò che ha parlato fino a ieri perché ha molto da raccontare. In quest’ottica si muove la mia ricerca. Non sono architetto, ma mi interessano i luoghi abbandonati, quelle aree ex-industriali e non che ormai sono obsolete, abbandonate dall’industria. Ogni rudere attira il mio sguardo perché racconta se stesso, la sua storia e la storia di chi ci ha vissuto. Questa è la nostra storia, la nostra conoscenza, la nostra esperienza.

La serie Imbilico Terra parte dal terremoto delle Marche e dell’Umbria e lo rappresenta con lo stesso linguaggio che ha costituito il progetto Imbilico, solo in un’ottica tridimensionale. Realizzo ceramiche le elaboro con le decalcomanie elaborate dagli scatti che ho realizzato nelle aree terremotate. Sono le macerie, sono la terra di mezzo, sono ruderi che potrebbero rinascere o potrebbero definitivamente sparire.